Per questa ricetta devo ringraziare Lucy che ha proposto questi gnocchi nel suo bellissimo blog. Grazie.
- Burro
- Cavolo verza
- Farina tipo 00
- Parmigiano grattugiato
- Patate
- Pepe bianco
- Peperoncino in polvere
- Sale
- Salvia
- Zenzero in polvere
Preparazione:
Mettete le patate a bollire in una pentola non troppo grande a fiamma moderata.
Tagliate la verza a metà e quindi in quarti. Rimuovete, con un taglio obliquo, il gambo centrale quindi tagliate le foglie a fette sottili.
Portate a bollore abbondante acqua salata quindi gettate la verza. Fate cuocete a fiamma moderata per circa 10 minuti quindi scolate la verza, sgocciolatela bene e frullatela.
Frullare la verza non è semplice se usate il frullatore a bicchiere, ma non impossibile. Aiutatevi con un cucchiaio e vedrete che il risultato sarà ottimo.
Tenete la verza frullata in una ciotola sgocciolandola di tanto in tanto. Se vedete che è troppo umida, strizzatela usando un fazzoletto pulito.
Quando le patate saranno cotte scolatele e sbucciatele.
Schiacciate le patate ancora calde con lo schiacciapatate e incorporate al composto la verza. Mescolate bene e regolate di sale e spezie.
Cominciate ad aggiungere la farina poca per volta fino a d ottenere un impasto elastico ed omogeneo.
Infarinate il piano di lavoro e tenete un mucchietto di farina a portata di mano. Infarinatevi le mani e fate tante palline di piccole dimensioni che poi, se vorrete, rifinirete con i rebbi della forchetta.
Cuocete gli gnocchi in abbondante acqua salata e scolateli con una schiumarola appena ritornano a galla.
Io li ho conditi semplicemente con burro, salvia e parmigiano, ma confesso che la salvia era troppa e ha in parte coperto il sapore delicatissimo degli gnocchi.
La prossima volta li condirò a crudo con un filo d’olio extravergine e poco parmigiano.
NB: la quantità di patate deve essere proporzionata alla quantità di verza. Io ne ho usato 3 per una verza di medie dimensioni. La quantità di farina necessaria cambia anche in virtù della qualità delle patate. Versatene fino a quando non avrete un composto sufficientemente sodo.
Danno l’idea della delicatezza, e sono belli da vedere. Sicuramente un buon suggerimento da provare e mettere in pratica con qualche piccola variante da studiare.
Ieri ho fatto le seadas, al pomeriggio pubblico la mia personale variante di un piatto tra i più famosi della Sardegna.
Ti auguro un anno prospero, caro Emanuele, in salute e gioia. Il mio particolare saluto alla tua mamma.
Un abbraccio a entrambi
rosalba
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Grazie Rosalba, In effetti i margini per migliorare ci sono, non sono molto pratico di gnocchi e quindi sicuramente ho commesso qualche errore.
Ho preparato una tua ricetta che ho visto tempo fà, ma prima vado a dare un’occhiata alle tue seadas (o sebads?).
Un abbraccio e tantissimi auguri per un 2011… migliore!
🙂
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ma dai che bella idea questo piatto!!
leggendo il tuo commento in fatto di morbidezza, forse potresti provare a ripassare la verza in padella in modo che si asciughi un pò (non sò se funziona!!:-))
Tantissimi auguri di buon anno!!ciaooooooooooooooo!
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Federica grazie per il tuo consiglio.
In effetti su questa ricetta è il caso di lavorarci un pò su perchè secondo me merita molto.
Proverò alcune soluzioni che ho già in mente, tra cui questa che mi hai suggerito tu.
Buin Anno! 🙂
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Ciao, è davvero un’idea originale e sembrano molto buoni, ottimo spunto per utilizzare questo splendido ortaggio…bacioni
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Grazie Luciana, devo dire che questi gnocchi mi sono piaciuti subito appena li ho visti sul blog di Lucy.
Sono molto buoni e delicati, sicuramente da provare.
I miei mi sono venuti un tantino morbidi, ma la prossima volta andrà meglio…
🙂
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