Via Ugo La Malfa, 60
25015 Desenzano del Garda (BS)
Peso: 340 grammi
Diametro: circa 24 centimetri
Ingredienti: Farina di grano tenero tipo 0, acqua, mozzarella 20%, (latte, sale, caglio, fermenti lattici), pomodoro 17%, olio vegetale, sale iodato, lattosio, lievito, amido di mais, olio extravergine di oliva 0,4%, uovo intero in polvere, emulsionanti: esteri mono e diacetiltartarici di mono e digliceridi degli acidi grassi, mono e digliceridi degli acidi grassi; amido modificato, destrosio, addensante: gomma di guar; origano, estratto di malto d’orzo, proteine del siero del latte, basilico, correttore di acidità: fosfati di calcio; latte scremato in polvere, agente lievitante: carbonato di acido sodico.
La prima cosa che mi ha colpito di questa pizza margherita “tradizionale” è la lista degli ingredienti.
Io sono dell’idea che la sua lunghezza sia inversamente proporzionale alla qualità. Non mi spiego come mai alcuni produttori , per confezionare una pizza margherita, utilizzino pochissimi ingredienti e altri moltissimi. Misteri della produzione.
Puntualizziamo subito che la pizza è media in quasi tutte le caratteristiche che osservo: peso, dimensione e condimento. La quantità di sugo è invece mediocre ed appena sufficiente a colorare la base.
La mozzarella è triturata. Questo è un trucco che permette di coprire una maggiore superficie con minore materia prima. Questa infatti se lasciata in fette sciogliendosi non aumenta molto di volume e lascia delle zone sguarnite, se invece è tritata diventa un lenzuolo sottile ma uniforme. Il risultato sarà anche “funzionale” ma l’estetica è PESSIMA.
La base, cotta su pietra, è croccante in senso fastidioso. Infatti è quella croccantezza che rasenta la durezza, mentre sarebbe meglio associarla alla friabilità. E che non vi salti in mente di farla raffreddare, se lo fate è possibile che dobbiate correre dal dentista per farvi rifare il ponte a fine pasto. Inoltre per avere una pizza croccante dovrete bruciare la superficie perché il condimento è sottile e si asciuga molto in fretta. Io l’ho tolta prima che si bruciasse ed infatti il centro era spugnoso.
Anche il sapore non esalta e si salva solo per l’aggiunta provvidenziale dell’origano sulla mozzarella.
Io sapevo che nella margherita ci va il basilico e al massimo l’origano va nel sugo, ma forse sbaglio io…
Vorrei sottolineare inoltre un difetto comune a molte pizze surgelate, cioè quella che in statistica si chiama “tendenza centrale”. Applicata alla pizza questa regola dice che la maggior parte del condimento si concentra al centro lasciando i bordi poco o nulla conditi. Non una bella cosa per chi la deve mangiare…
E’ un errore, secondo me, perché cerca di ricreare un falso bordo, dove in realtà il bordo non esiste.
Quindi, produttori di pizze surgelate o mettete un bordo degno di questo nome oppure condite tutta la pizza in modo uniforme.
Fa troppo ridere il fatto che tu non sia in grado di scaldarti una pizza congelata visto che di tutte quelle che ci sono questa è l’UNICA decente
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La migliore è la pizza Sofficini mi fa troppo ridere il fatto che non te ne sia ancora accorto.
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Vogliamo sapere il luogo di produzione della pizza. Nel cartone c’è solo scritto made in UE, troppo generico, così non la compro.
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Massimiliano hai ragione. Le etichette sono carenti sia di informazioni che riguardano la filiera di produzione sia di informazioni nutrizionali.
Grazie per la visita e per il commento.
A presto!
Emanuele
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mi piacciono le tue recensioni! 🙂
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